Segue il ritmo ciclico della natura: dalla piantagione delle barbatelle al loro sviluppo e alle loro fasi annuali che passano dalla dormienza invernale alla fioritura primaverile, dalla maturazione degli acini allo spoglio autunnale, per tornare alla dormienza invernale...
L'IMPIANTO del vigneto è una fase molto importante, bisogna impostarlo in modo corretto perché successivamente non può essere modificato (le viti hanno una vita di circa 30 anni).
Le scelte riguardano la varietà di vitigni, i lavori di preparazione (aratura scasso, regimazione dell acque...) l'orientamento dei filari e la densità delle viti.
L'impianto di solito si effettua in INVERNO per essere sicuri che le barbatelle, ovvero le giovani viti, non soffrano la siccità.
Vediamo come....
Le piccole viti, tratte dalla potatura di viti già adulte e innestate, vengono piantate proteggendole dall'umidità con uno strato cerato (nella foto sopra è quello verde) e sorrette da un sostegno.
Se guardate bene già ci sono degli occhi, delle piccole gemme, già uscite dalla protezione, che spuntano e che si avviano alla crescita.
Vediamo come....
Le piccole viti, tratte dalla potatura di viti già adulte e innestate, vengono piantate proteggendole dall'umidità con uno strato cerato (nella foto sopra è quello verde) e sorrette da un sostegno.
Se guardate bene già ci sono degli occhi, delle piccole gemme, già uscite dalla protezione, che spuntano e che si avviano alla crescita.
Dopo circa un anno la nostra BARBATELLA sarà così: un rametto esile ma già sviluppato in altezza lungo il sostegno, con alcune gemme e tante buone promesse.

Ci sono diversi sistemi di ALLEVAMENTO della vite; il nostro è il Guyot e deve essere impostato nei primi anni di crescita della vigna.
E' un sistema basato su una potatura che elimina tutto il fogliame della pianta ed eccezione di un tralcio cresciuto nell’anno precedente e di una parte più piccola composta da due, tre gemme, detta sperone.
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| da Wikipedia: schema di allevamento a Guyot |
Una fase molto importante è la potatura della vite.Questa viene effettuata in INVERNO, quando la pianta è in riposo, da una mano esperta.
Nella foto qui accanto si vede una vigna invernale prima della potatura (mi raccomando NOTATE BENE il panorama mozzafiato alle spalle del filare: è IL CASTELLO DI VINCI!)
I numerosi tralci dell'ANNO PASSATO ormai spogli vengono tagliati, lasciando alcune GEMME.
Se le gemme lasciate sono troppe si avrà un eccesso di uva prodotta, se sono poche si avrà una parte verde troppo rigogliosa a discapito dei frutti.
Per rendere ordinato lo sviluppo dei germogli, si effettua la legatura del capo a frutto su uno dei fili orizzontali sostenuti dai pali.
Nella foto a destra vedete il mitico QUINTO intento e attento nella legatura delle viti.
Nella foto sotto invece, vedete il confronto tra prima e dopo la legatura.
A sinistra le viti potate ma non ancora legate, i tralci vanno ancora dritti verso l'alto.
A destra invece il tralcio piegato e legato, come ha fatto Quinto!
Questa operazione richiede esperienza, cura e attenzione costante per non causare danni alla pianta e, naturalmente... tanta tanta passione e amore per le viti.
Dalle gemme sui tralci lasciati si sviluppano poi nuovi rami e foglie che poi porteranno alla pianta rigogliosa che produrrà...
... i NUOVI FRUTTI.
La vite è una pianta rigogliosa, ma la sua produzione di frutti deve essere limitata nella quantità per avere una buona qualità. Per questo, quando l'uva è ancora verde, vengono eliminati i grappoli in eccesso.
Un'altra operazione importante da fare quando ci si avvicina alla maturazione dei grappoli è la defogliatura per far si che il grappolo sia bene esposto al sole e non ci sia ristagno di umidità che potrebbe far marcire i frutti.
E finalmente tra settembre e ottobre arriva il momento della vendemmia.
Bisogna porre molta attenzione alle vigne per cogliere il momento migliore, quando l'uva è matura ma senza rischiare di aspettare troppo e rovinare il lavoro di un anno.

La raccolta è molto veloce e faticosa. In pochissimo tempo i grappoli non danneggiati vengono raccolti, messi sul TRATTORE e portati in cantina.
Non ci sono orari, non c'è brutto tempo che tenga, quando si è iniziato, bisogna finire...
E ora che vi abbiamo mostrato le nostre vigne non vi resta che aspettare il post dove vi mostriamo come facciamo il vino!!!
Se le gemme lasciate sono troppe si avrà un eccesso di uva prodotta, se sono poche si avrà una parte verde troppo rigogliosa a discapito dei frutti.
Per rendere ordinato lo sviluppo dei germogli, si effettua la legatura del capo a frutto su uno dei fili orizzontali sostenuti dai pali.
Nella foto a destra vedete il mitico QUINTO intento e attento nella legatura delle viti.Nella foto sotto invece, vedete il confronto tra prima e dopo la legatura.
A sinistra le viti potate ma non ancora legate, i tralci vanno ancora dritti verso l'alto.
A destra invece il tralcio piegato e legato, come ha fatto Quinto!
Questa operazione richiede esperienza, cura e attenzione costante per non causare danni alla pianta e, naturalmente... tanta tanta passione e amore per le viti.
Un'altra operazione importante da fare quando ci si avvicina alla maturazione dei grappoli è la defogliatura per far si che il grappolo sia bene esposto al sole e non ci sia ristagno di umidità che potrebbe far marcire i frutti.
E finalmente tra settembre e ottobre arriva il momento della vendemmia.
Bisogna porre molta attenzione alle vigne per cogliere il momento migliore, quando l'uva è matura ma senza rischiare di aspettare troppo e rovinare il lavoro di un anno.

La raccolta è molto veloce e faticosa. In pochissimo tempo i grappoli non danneggiati vengono raccolti, messi sul TRATTORE e portati in cantina.
Non ci sono orari, non c'è brutto tempo che tenga, quando si è iniziato, bisogna finire...
E ora che vi abbiamo mostrato le nostre vigne non vi resta che aspettare il post dove vi mostriamo come facciamo il vino!!!








